
Città viva, caotica, rumorosa, una capsula del tempo dove spezie, carri, asini, tessuti, tappeti, luci si mescolano creando un mix unico nel suo genere. Un labirinto pieno di sorprese che nasconde chiostri unici e terrazze inaspettate all’interno di bellissimi Riad, le abitazioni tipiche marocchine.
Non ti stancherai mai di Marrakech, che odora di spezie e di tè alla menta, che ti sconvolge e ti meraviglia, prima ti disorienta e poi ti conquista.
Ecco una guida insolita in miniatura per aiutarvi ad apprezzare al meglio le meraviglie di questa città magica.
Da dove cominciare?
I GRANDI CLASSICI
Cuore della città, la Piazza di Jemaa el Fnaa, è il luogo perfetto dove fare il vostro primo incontro con Marrakech. Semi deserta durante il giorno, questa piazza si anima durante la notte, ospitando incantatori di serpenti, suonatori di tamburi, ma sono le bancherelle con street food di ogni genere a rendere viva e riempire Jemaa el Fnaa, dove lanterne di ogni forma e incisione disegnano nel buio giochi di luci magici.
Non dimenticatevi di salire in una delle terrazze di questa piazza per osservare la vita che scorre all'interno della Medina dall'alto, e per godervi un tramonto unico con vista, aspettando che la città si tinga di un rosso vivo.

Addentratevi ora nella Medina e dirigetevi a Sud Est di Jemaa el Fnaa, dopo neanche 10 minuti di cammino vi imbatterete in uno degli edifici più imponenti e maestosi di Marrakech, il Palazzo El Bahia, costruito verso la fine del XIX secolo, con la volontà di diventare il palazzo più incredibile di tutti i tempi. Il palazzo raggiunse il suo massimo splendore con Abu Bou Ahamed, uno schiavo di colore, che riuscì ad accaparrarsi il titolo di visir. Merita la visita per ammirarne le decorazioni e l'architettura perché le stanze del palazzo sono purtroppo praticamente vuote, varie persone, comprese le mogli, svaligiarono il palazzo alla morte del visir. Non perdetevi questo bellissimo palazzo al quale potrete accedere per solo 10 dirham.
Dopo aver sognato come Jasmine ed Aladdin a palazzo, è tempo di tornare al mondo moderno. Uscite ora dalla Medina e montate su un taxi per raggiungere Le Jardin de Majorelle, un giardino che non è semplicemente un giardino ma è un'opera d'arte. Al suo interno sono sparse le ceneri del celebre stilista Yves Saint Lauren, che si innamorò di questo posto magico e ci si trasferì negli anni 80. Entrando troverete una bellissima villa in stile moresco di un blu brillante, che illumina, un blu unico, inventato dal pittore francese che progettò sia la casa che il giardino, Jaques Majorelle. Voleva essere un giardino botanico ispirato ai tradizionali giardini marocchini, ma l'artista riuscì a creare un giardino incantato dove piante tropicali, esotiche, fontane, vasi in ceramica, laghetti sprigionano magia. Il prezzo è di 155 dirham.

Per gli amanti di Yves Saint Lauren e dell'architettura, c'è una chicca aperta solo da 7 anni, ed è il Museo di Yves Saint Lauren, pensato dallo storico compagno dello stilista, Bougè, in collaborazione con lo studio architettonico KO, che ha voluto ricordare con la realizzazione di questo progetto, l'immenso l'amore dello stilista per Marrakech. Il prezzo è di 135 dirham, potete acquistare il biglietto nello stesso sito di quello del Jardin Majorelle.
MARRAKECH INSOLITA
Per chi vuole vivere un' esperienza in una Marrakech davvero differente, addentratevi nel Gueliz district, un quartiere che si trova nella città nuova, fuori dalle mura della Medina, ottima scelta per chi vuole scoprire la Marrakech moderna, quella dove la vita cambia radicalmente rispetto a quella all’interno delle mura.
Voglio farvi scoprire anche una Marrakech più particolare, e perdersi nella Medina è tra le esperienze sicuramente più emozionanti di Marrakech, se vi siete già lanciati nell' avventura, raggiungendo il palazzo El Bahia da Jemaa el Fnaa, vi consiglio di proseguire poco più a sud del palazzo e di raggiungere la zona di Mellah, il quartiere ebraico della città, poco frequentato dai turisti conserva ancora il fascino del passato, regalandovi un esempio della vita che anima i vicoli della medina. Un po' decadente rispetto alle altre zone della città, ma autentico e vivo, è davvero una chicca.

Nonostante sia Fez la città famosa per le concerie, anche a Marrakech potete assistere a questa alla lavorazione della pelle. Perdetevi nel quartiere di Mouassine, casa del suq dei tintori, a Nord della piazza di Jemaa el Fna. Riconoscerete subito di essere arrivati dall'odore forte e intenso. Questo quartiere ospita anche un'altra chicca della città: Le Jardin Secret, un giardino botanico, un luogo di pace nascosto e isolato dalla vita caotica della medina.
Procedete in direzione nord su Rue Mouassine verso Rte Sidi Abdelaziz in modo da raggiungere
Rue Azbezt, poco più avanti, sulla destra, troverete la Madrasa di Ben Youssef, un ex scuola del 1500, ornata nei dettagli, splendida nei colori, un luogo di serenità, perfettamente restaurata, che merita realmente una visita anche internamente.

Continuando verso destra, in meno di 3 minuti raggiungerete una delle mie chicche preferite, La Casa della Fotografia, un museo della storia della fotografia del Marocco, dove uno splendido Riad dai colori verdi e bianco è stato adibito a museo, la location è davvero bellissima, decorata con piante e vasi, e merita assolutamente una visita.

Continuando sempre verso destra arriverete a Rue Bab Debabagh, un altro quartiere dove si possono osservare le concerie attive da centinaia di anni. Troverete un negozio dove un ragazzo cuce a mano palloni di ogni genere, inoltre L’Association Sidi Yacoub è la cooperativa più grande dove poter ammirare la tecnica della lavorazione della pelle.
SUQ
Cuore pulsante della città i suq colorano e odorano Marrakech rappresentandone una delle caratteristiche principali. Pronti a divertirvi a contrattare?

Ecco la lista dei miei preferiti:
· Piazza Rabha Kedima questa piazza è famosa per le sue spezie, usate sia nella cucina che nei rimedi naturali. Non dimenticate di acquistare i cristalli di mentolo.
· Suq des Teinturiers
· Suq Semmarine
· Suq el Khemis mercato delle pulci all’aperto che si svolge tutti i giorni in due vecchi hangars nella strada che porta alle Palmerie. Perfetto se cercate arredamento per la casa.

UNO SHOPPING DIFFERENTE
Volete uno shopping diverso dai classici suq?
Ecco i miei indirizzi preferiti per voi:
· 33 Rue Majorelle perdetevi nei vari negozietti di questa strada situate vicino al Jardin de Majorelle, nel Gueliz district.
· Max & Jan concept store per creazioni, oggetti, accessori unici
· Erboristerie Bab Agnaou per prodotti naturali ed erbe ed olio di Argan (un MUST da portar a casa dalla Marocco)
· Yayah Creation per delle lampade da paura.

HAMMAM
Non si può passare per il Marocco senza provare un Hammam tradizionale e farsi sfregare per bene. Ce ne sono di due tipi, quelli pubblici, comunali aperti a tutti, e quelli invece delle Spa private. Se volete provare l'esperienza di quello pubblico, per immergervi interamente nella cultura marocchina, vi consiglio l' Hammam Dar el Bacha, se invece siete più timidi e preferite la privacy vi consiglio i seguenti hammam privati : Heritage Spa, Les Bains de Marrakech, Les Bains de L’Alhambra.
ESPERIENZE DIFFERENTI
Se volete immergervi nella cultura locale non c’è niente di meglio che partecipare ad una cooking class, Cooking class at Amal Women’s Training center ne offre di davvero buone per 250 dirhams.

Partecipare a una serata di cantastorie marocchini al Cafè Clock, è un' esperienza davvero particolare ed unica per conoscere in maniera diversa la cultura marocchina, l'evento si tiene ogni Giovedì, ma questo cafè merita ugualmente una visita anche solo per la vibe artistica del luogo.
Se siete appassionati di musica, oltre a scatenarvi in danze tribali a ritmo di tamburi a Jemaa el Fnaa, potete ascoltare musica dal vivo anche a Le Bistro Arabe dove si esibiscono in Jazz marocchino.
Avete mai pensato di guardare l’alba da una mongolfiera? Poco fuori Marrakech si può! Diversi tour operator offrono l’escursione, date un'occhiata per trovare l'offerta migliore, il prezzo si aggira comunque tra i 150 e i 180 euro. Vi vengono a prendere di buon'ora verso le 6/7 di mattina e il tour dura dalle 4 alle 5 ore con colazione marocchina annessa.
Se non vi piace l'idea della colazione local (anche se vi assicuro che è deliziosa) perchè non regalarsi un bel brunch per sentirsi davvero in vacanza? Concedevi un brunch con le stelle nel cortile del lussuoso Dar El Bacha Palace.
APPASIONATI D’ARTE? ECCO ALTRE CHICCHE PER VOI

· Dar Bellarji una bellissima Fondazione per la cultura del Marocco.
· Dar el Bacha Muse de Confluences bellissimo palazzo nobiliare adibito a museo con la tipica struttura a Riad, ospita pezzi d'arte islamica, asiatica, pre colombiana e africana.
· Tea Room Riad Yima Art shop: posto splendido, una chicca dove opere d'arte, una stanza da tè, accessori e abbigliamento si mescolano in uno spazio unico.
· The Jardin Rouge casa dell’arte contemporanea, è un’oasi artistica all’interno della città e ospita i migliori street artists.
· Dar Si Said Museum è museo d’arte marocchina più antico della città.
DOVE MANGIARE?
. Nomad, offre una splendida vista sulla città,l'atmosfera è magica, lo consiglio per cena https://nomadmarrakech.com/
· Corne de Gazelle pasticceria locale https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g293734-d15835265-Reviews-Patisserie_Corne_De_Gazelle_Chez_Brahim-Marrakech_Marrakech_Safi.html
· Le Jardin, posto incantato, un angolo di pace, lo consiglio per pranzo https://lejardinmarrakech.com
· Caffe des Epices, lo consiglio per pranzo https://cafedesepices.ma/
· El Fenn’s, funky rooftop bar per un aperitivo al tramonto
· Naranj, libanese marocchino eccellente https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g293734-d10372757-Reviews-Naranj-Marrakech_Marrakech_Safi.html
· La Mamounia, hotel di lusso in super riad e si può entrar da esterni, super per far foto anche) https://mamounia.com/
· Terrace des Epices, secondo me meglio il cafe des epices, questo più chic e turistico https://www.terrassedesepices.com/
· Cafè clock locale artistico da non perdere e dove puoi mangiare Hamburger di cammello (giovedi sera c’è il cantastorie)
· Henna art cafè

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